Caro Matteo,

scusa il tono confidenziale che mi permetto di usare solo perché è lo stesso che hai utilizzato per rivolgerti a tutti gli italiani con il tuo documento programmatico dell’8 gennaio scorso. C’è un importante capitolo, in quel testo, dedicato alla semplificazione amministrativa, sul quale gli avvocati amministrativisti italiani, che mi hanno proprio oggi investito del compito di rappresentarli, vogliono darti un contributo di idee. Dirò subito che lo spirito che ci muove non è quello della corporazione ne’ quello della conservazione. Non siamo solo operatori pratici ma giuristi consapevoli del valore sociale del nostro lavoro e del campo in cui operiamo, quello dell’amministrazione pubblica, quotidianamente a fianco sia dei buoni amministratori sia dei cittadini e delle imprese che si scontrano troppo spesso con ritardi e con abusi. Proprio per questo ti diciamo che se l’obiettivo è quello di realizzare il diritto di tutti alla buona amministrazione, in modo che le risorse pubbliche e le decisioni collettive rispondano ai canoni costituzionali della legalità e dell’efficienza, quella della rottamazione dei giudici amministrativi e della sospensiva che da loro può essere concessa, non è la strada giusta. Senza un giudice che possa intervenire in tempi rapidi, illegalità e corruzione avanzerebbero ancora di più e soprattutto non potrebbe più essere garantito il precetto aureo del diritto amministrativo, che impone di conseguire il pubblico interesse con il minor sacrificio possibile della libertà e degli interessi dei singoli cittadini. Quindi ti diciamo di non buttare il bimbo con l’acqua sporca, e di mettere senz’altro nel tuo ambizioso programma misure di riforma e di potenziamento della giustizia amministrativa, che così com’è non piace neppure a noi avvocati. I punti di intervento dovranno riguardare, a nostro avviso, in primo luogo l’accessibilità alla tutela, perché non possiamo consentire di garantirla solo a chi può permettersela e poi l’eliminazione di tutti quei colli di bottiglia che generano tempi di risoluzione delle controversie inaccettabili. Se vorrai siamo a tua disposizione, perché anche noi pensiamo che questo paese o cambia questa volta o non cambia più. Un caro saluto. Umberto Fantigrossi