E’ stata manifestata dall’Unione nazionale al Presidente del Consiglio di Stato la preoccupazione che sta destando la lentezza con cui, negli ultimi mesi, sono fissate le udienze per la trattazione delle istanze cautelari nonché, nei casi in cui la legge prevede termini solleciti, per la trattazione del merito.
Preoccupazione avvertita, in particolare, in materia di appalti pubblici (oggetto di una disciplina nella quale i termini hanno un ruolo fondamentale per il perseguimento delle finalità della legge).
Pur nella consapevolezza che il Consiglio di Stato sta operando a ranghi ridotti, l’Unione ha dunque ritenuto di dover segnalare la situazione perché non venga compromessa l’effettività della tutela giudiziaria.
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La risposta ora pervenuta dal Presidente Pajno illustra la gravità della situazione attuale del Consiglio di Stato quanto alla copertura degli organici, a fronte dei numerosi compiti ad esso richiesti.
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